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IRIS Cooperativa Agricola
di Produzione e Lavoro P.A.

Chi siamo

Crediamo che la sostenibilità possa essere perseguita attraverso una gestione etica ed economica dell’impresa basata sul rispetto della Natura, delle Risorse e dell’Uomo, nonché la trasparenza e la condivisione con tutti i propri interlocutori.

1978
1978

Nel 1978 nove giovani, ragazze e ragazzi, iniziano a lavorare assieme la Terra, perché per trarne del buono, serve lavorarla con rispetto, senza chimica e preservandone la fertilità.

1984
1984

Nel 1984 la Cooperativa si costituisce formalmente come proprietà collettiva. Nello statuto i capisaldi valoriali, che ancora oggi costituiscono il faro che illumina la strada che si intende percorrere.

1990
1990

Nel 1990, una crescita importante: la cooperativa ha la volontà di allargare il proprio progetto, attraverso il coinvolgimento dei propri clienti fidelizzati che decidono di metterci dei soldi. Con il contributo di questi soci finanziatori, si gettano le basi per l’acquisto di un fondo agricolo di 36 ettari nel comune di Calvatone (CR), attuale sede della Cooperativa.

2005
2005

Nel 2005 IRIS decide di subentrare nella gestione dell’attività industriale cui affidava da anni il conto lavoro; il pastificio versava infatti in cattive condizioni economiche e il proseguo dell’attività era seriamente a rischio.

2010
2010

Nel 2010 in Cooperativa si inizia a sognare la realizzazione di un nuovo e più moderno pastificio; grazie all’apporto finanziario di oltre 600 soci, il nuovo stabilimento entrerà in produzione nell’estate del 2016.

2016
2016

Nel 2016 vengono avviate le produzioni di pasta nel nuovo stabilimento di casteldidone (CR), uno stabilimento concepito e realizzato secondo i criteri della bioedilizia e con un ambiente di lavoro finalizzato al benessere delle persone e all’ottenimento della migliore qualità della pasta.

2021
2021

Nel 2021 IRIS ridimensiona la propria partecipazione nella gestione del pastificio, con l’ingresso di nuovi soci in A.S.T.R.A. Bio. In questo modo la Cooperativa torna a fare unicamente quello che è nella propria vocazione: l’agricoltura biologica e la sua promozione sul territorio.

Quei 9 giovani sognatori avviarono una attività orticola su un ettaro di terra in un piccolo comune alle porte di Cremona. Erano figli di braccianti, muratori, mungitori, manovali ed artigiani. Lo scopo iniziale è quello di lavorare la terra per la produzione di prodotti sani, senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi, praticando gli insegnamenti dei loro padri, quando l’agricoltura rispettava l’ambiente, l’uomo e gli animali. Secondo i fondatori, la cultura contadina doveva crescere, svilupparsi e diffondersi.

Con l’aiuto di Angelo Gritta bracciante agricolo e Ivo Totti tecnico agricolo precursore dell’agricoltura biologica e biodinamica, i giovani iniziano a lavorare alacremente per produrre ortaggi di stagione che vendono direttamente in azienda.

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Dopo i primi 6 anni di incubazione, la Cooperativa si costituisce formalmente nel 1984 come proprietà collettiva. Nello statuto i capisaldi valoriali, che ancora oggi costituiscono il faro che illumina la strada che si intende percorrere e consente dall’esterno di vederci in modo chiaro e limpido, per quello che siamo:

 

  • Praticare e diffondere la coltivazione agricola con il metodo dell’agricoltura biologica

 

  • Creare occupazione, in particolare femminile e di persone svantaggiate

 

  • Sviluppare il rapporto diretto con il consumatore, per diffondere la cultura contadina e il metodo di coltivazione a produzione biologica e biodinamica

 

  • Promuovere la cultura della proprietà collettiva

 

Per migliorare la vendita dei tanti ortaggi la coop. IRIS apre due spacci agricoli nella città di Cremona presso i quali si affiancano alla vendita nel corso del tempo molte attività culturali: sui metodi di produzione biologica, sull’alimentazione, sull’ecologia.

Nei primi anni ’90 IRIS è in prima linea per fare in modo che il biologico ottenga un riconoscimento ufficiale a livello legislativo: è del giugno 1991 la emanazione del primo regolamento europeo in materia.

Nella prima metà degli anni ’90 si assiste inoltre alla nascita dei primi Gruppi di Acquisto Solidale: è il coronamento dell’idea fondante di Cooperativa IRIS, cioè il rapporto diretto con il consumatore che condivide i tuoi stessi ideali.

Anche grazie alla opportunità di coltivare i terreni di proprietà, resa possibile dall’ingresso in cooperativa dei soci finanziatori, a metà degli anni ’90 l’azienda agricola di Calvatone comincia a divenire un punto di riferimento per chi coltiva biologico, per la continua ricerca di tecniche che perseguano il minor impatto ambientale, per i risultati produttivi, soprattutto qualitativi, per l’utilizzo teso al massimo risparmio dell’acqua, per la pacciamatura con carta non trattata e molto altro.

Sempre in quegli anni, la scelta di trasformare le coltivazioni agricole in prodotto biologico “finito”, porta IRIS ad incrementare l’occupazione dei soci, sempre in una un’ottica di mutualità. La trasformazione dei prodotti primari e la vendita diretta dei trasformati garantiscono la giusta remunerazione del prodotto agricolo: le farine e le passate di pomodoro prima, la pasta successivamente, portano direttamente alle famiglie il marchio IRIS con il proprio carico di valori. Il marchio assume notorietà anche all’estero; proprio per consentire alla cooperativa di vendere oltre confine, nel 1999 viene fondata A.S.T.R.A. Bio S.r.l.

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Cooperativa IRIS decise di subentrare nella gestione dell’attività industriale, rilevando gli spazi e i macchinari, per salvaguardare l’occupazione delle maestranze dello stabilimento. Sarebbe stato certamente più comodo e meno rischioso affidare il conto lavoro ad un altro pastificio…..

La gestione diretta del pastificio da parte della cooperativa dura tre anni, nel 2008 per non perdere la mutualità prevalente del lavoro (solo in piccola parte i dipendenti del pastificio decidono infatti di diventare soci della Cooperativa), la gestione viene posta in capo ad A.S.T.R.A. Bio. L’obiettivo di IRIS è raggiungere il 100% di produzione biologica nel pastificio, che all’epoca produceva il marchio Nosari, di pasta convenzionale.

Seguono anni di crescita importante, di pari passo con la crescita del movimento dei G.A.S. Nel tempo le produzioni con semola convenzionale vengono sostituite da produzioni in conto lavoro per noti marchi del biologico nazionale ed estero (specie in Germania). Anche il marchio Nosari diventa Nosari BIO.

Il sogno di un nuovo pastificio iniziava a ronzare nelle teste a partire dal 2010. Con il terremoto del 2012, che ebbe qualche ripercussione anche su edificio e macchinari del pastificio ex Nosari di Piadena, questo sogno iniziò a prendere forma. La sua realizzazione prese avvio a metà del 2014 e terminò nel 2016. La prima pasta uscì dalle linee di produzione nel luglio del 2016. Il grosso lavoro in fase di progettazione, sia dell’edificio che delle linee produttive, fatto per preservare la qualità del prodotto, portò ai risultati sperati e la qualità della pasta a marchio IRIS venne riconosciuta sin da subito dai clienti consumatori abitudinari del prodotto.

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Se, da un lato, la scelta di rinunciare al pieno controllo di A.S.T.R.A. Bio da parte di IRIS è stata dettata da motivi prettamente finanziari, dall’altro ha consentito alla Cooperativa di potersi dedicare meglio alla sua mission strategica, quella di promuovere l’agricoltura biologica. Il rischio industriale si era rivelato troppo rilevante e avrebbe costretto IRIS a perdere la sua vera identità. Per questo si sono spesi oltre due anni a cercare un partner industriale affidabile e che condividesse l’amore per il Biologico proprio di IRIS. Il Partner subentrato nella gestione operativa del Pastificio è il Gruppo Germinal di Castelfranco Veneto, operatore del biologico dai primi anni ’80.

Oggi Cooperativa Agricola IRIS continua a proporsi con il suo bagaglio valoriale ed esperienziale quale operatore del biologico sul mercato italiano ed europeo orientato a fare impresa nel segno del Bene Comune.

I punti più qualificanti:

01

La Cooperativa promuove l’agricoltura biologica da oltre 40 anni, nascendo come pioniera in questo ambito

02

La Cooperativa promuove e persegue il rapporto diretto con il cliente, attraverso lo sviluppo e il mantenimento di un rapporto di profonda fiducia reciproca

03

La Cooperativa promuove lo sviluppo della proprietà collettiva attraverso la raccolta di patrimonio direttamente da privati cittadini che ne condividono il sistema valoriale

04

La Cooperativa costruisce opportunità di lavoro per i propri soci senza alcuna imposizione o coercizione a divenire cooperatori: la mutualità deve essere una scelta culturale, traguardo di un percorso che passa attraverso scelte strettamente personali

05

Nel consiglio di amministrazione della Cooperativa trovano rappresentanza sia i soci cooperatori che quelli finanziatori

06

La Cooperativa promuove l’Economia del bene Comune, quale modello finalizzato a ridurre al minimo l’impatto delle imprese sull’Ecosistema e a garantire il benessere dei lavoratori e di tutti gli interlocutori del soggetto economico.

Crediamo che la crescita si possa gestire attraverso una gestione etica ed economica ma condivisa da tutti gli “attori” che credono nel “progetto economico Iris” sia essi soci, lavoratori o consumatori.

La cooperativa ha creato da poco la Fondazione, che ci permetterà di condividere e diffondere questo nostro modello economico.

Maurizio Gritta, presidente e fondatore di IRIS Cooperativa agricola.

Nato a Leno di Brescia nell’anno 1957, abita a Calvatone (CR) sede della cooperativa, figlio di Angelo Gritta nato nel 1908, bergamino e persona di grande animo e spessore, con la cultura contadina ha condotto la sua vita e ha passato a Maurizio la passione e il rispetto per la terra.
Maurizio coglie gli ideali per la cooperativa IRIS, lui vuole fortemente continuare nei valori di: condivisione, conoscenza e rispetto della natura, fratellanza.
Fonda la cooperativa agricola in proprietà collettiva dando corpo ad un suo ideale politico.


Il rispetto e l’amore per la natura, gli hanno fatto scegliere la strada come agricoltore biologico, infatti dal 1980 è stato allievo del perito agrario Ivo Totti agronomo e pioniere dell’agricolutra biodinamica e biologica. Maurizio ha negli anni ricevuto vari premi e riconoscenze, sempre con impegno si adopera per rafforzare i valori fondanti della cooperativa.